GRÁVALOSDIMONTE, Arquitectura Zaragoza

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USI TEMPORANEI CASERMA SANI
USI TEMPORANEI CASERMA SANI

Concorso Caserma Sani Bologna

LE VOCAZIONI DELL’AREA
La dismissione dell’ex Caserma Sani ha generato un “paesaggio di rovine”, sospeso tra il “non più” di un ciclo di vita urbano
oramai esaurito e il “non ancora” di un inedito orizzonte di riferimento, che tarda a manifestarsi per effetto della crisi economicofinanziaria.
L’area di progetto si colloca all’interno di un quadrante urbano dal carattere ibrido ed incoerente.
A) Verso est la via Stalingrado stabilisce un limite perentorio verso il polo fieristico, la cui presenza costituisce un potente
attrattore di flussi e opportunità economiche;
Connessioni principali di progetto
Il nuovo disegno ricuce un legame
funzionale con il tessuto urbano esistente
e promuove un nuovo rapporto tra il
distretto fieristico ed il futuro Tecnopolo.
Grana del tessuto urbano
Il disegno distributivo e le nuove tipologie
edilizie dialogano si mixano con la grana
del tessuto urbano e la grana del tessuto
di vicinato.
Spazio pubblico
Massimizzate le estensioni degli spazi
a verde di uso pubblico che diventano
la trama principale del progetto e di
connessione con le aree verdi limitrofe.
Car-free area
L’organizzazione interna della mobilità
garantisce un’estesa pedonalizzazione ed
la tempo stesso l’accesso facilitato a tutte
le zone portando in interrato la maggior
parte dei parcheggi.
Inclusione
Le funzioni e usi previsti dal
progetto favoriscono l’integrazione
intergenerazionale e nuove forme di
coesione sociale.
B) a nord le ex officine Casaralta, parzialmente riconvertite, offrono un potenziale collegamento verso il futuro Tecnopolo della
città, destinato a ricercatori provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche e private e dal mondo delle imprese;
C) verso ovest l’espansione del quartiere Bolognina nel corso del secondo dopoguerra, testimonia un interessante processo di
“gentrificazione”, per effetto del quale la popolazione anziana residente convive con una comunità cinese sempre più radicata;
D) verso sud la riconversione delle aree produttive sorte attorno alla caserma, avviata dal D.U.C. Fiera di Giancarlo De Carlo, crea
le condizioni per una continuità funzionale con la città istituita dal Piano Regolatore del 1889, consentendo un accesso diretto
al centro storico dalla Stazione Centrale.

UTE Gravalosdimonte arquitectos, Performa Studio, Nomisma Spa.